Operatore Socio Sanitario (OSS)

Quello che la pandemia di questi anni ci ha insegnato è che il settore sanitario rappresenta un pilastro fondamentale all’interno della nostra società. Tra le tante professioni sanitarie che hanno mostrato la loro importanza in questa emergenza vi rientra anche la figura dell’OSS. Ma quali sono gli sbocchi professionali dell’OSS?

Dipendente Pubblico, Privato oppure Libero professionista: tutte le professioni O.S.S.
Per coloro che decidono di intraprendere questo percorso e ottenere la Qualifica da O.S.S. gli sbocchi occupazionali sono vari e diversi. L’Oss può, infatti, lavorare come dipendente di strutture private (centri di accoglienza, assistenza ed ospitalità, case di riposo, comunità di recupero) così come può lavorare all’interno di strutture pubbliche.

L’O.S.S. come Dipendente Pubblico oppure Privato
La qualifica professionale da O.S.S. dà la possibilità, a chi lo volesse, di accedere ai concorsi pubblici per aziende sanitarie e in strutture di assistenza sanitaria. A causa dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19, infatti, è cresciuto il bisogno di reperire figure professionali OSS preparate nella cura dei pazienti siano essi bambini, anziani, malati e disabili. Alcune delle strutture che sono più propense ad assumere in questo momento sono cliniche e ospedali, case di riposo e tutte quelle strutture che si occupano di assistenza sanitaria e socio-assistenza.

L’O.S.S. come libero professionista
Se invece l’OSS è una persona proattiva e ha intenzione di lavorare quando, dove preferisce e con orari da lui stabiliti, può fornire assistenza domiciliare assistendo le famiglie lavorando in proprio. Negli ultimi anni è cresciuto la richiesta di personale OSS formato anche nel settore dell’assistenza domiciliare.

Come abbiamo visto l’operatore sociosanitario lavora con utenti in condizione di disagio sociale, fragili (anziani, adulti e pediatrici) e/o con lievi disabilità o con patologie gestibili. Nell’ambito delle sue competenze il suo compito è favorire il benessere dell’utente, la sua autonomia e il rapporto con famiglia e amici.
La sua attività di cura e di assistenza in ambienti sanitari come quelli ospedalieri oppure nei servizi di tipo sociosanitario e socioassistenziale di tipo residenziale, semi residenziale o domiciliare in attività pubbliche o private.